Tito Esposito – Estro ci vorrà: un album d’esordio tra il reggae ed il folk blues
È uscito poco prima dell’estate “Estro ci vorrà”, l’album d’esordio di Tito Esposito ed io oggi sono qui per raccontarvelo e per darvi le mie impressioni dopo averlo ascoltato.
Innanzitutto appena s’ascolta la voce di Tito Esposito si pensa subito alla musica di terre lontane, sarà “colpa” della prevalenza di sonorità reggae alla giamaicana presenti nell’album, ma non solo: l’accento timbrico di Tito sembra proprio quello di un cantore argentino così come sembrano provenire direttamente dal sudamerica gli accordi della sua chitarra; in realtà Tito Esposito è italianissimo, è nato a Napoli ed è sicuramente per questo che nel suo sangue scorre tanto folklore.
Ora veniamo all’album, ci troviamo di fronte a 9 tracce dal sapore reggae e folk blues e dai testi chiaramente cantautoriali. Spazio quindi alle “quotatissime” note d’amore, ma non solo; malinconia ed allegria la fanno da padrone generando un ossimoro di sensazioni che danzano un po’ sui ritmi pacati del blues ed un po’ su quelli più scatenati del reggae.
I brani che mi hanno colpito già dal primo ascolto sono “Luna Blues”, un pezzo molto sentimentale che suona come una ninna nanna capace di trasmettere, a piccole pennate di chitarra, una calma invidiabile, ed “Estro ci vorrà”, il brano che dà il titolo all’intero disco e che risulta essere insieme a “Prati di Artemide” la più innovativa e quindi la più distante dall’attuale panorama musicale italiano.
In conclusione posso dire che l’ascolto dell’intero “Estro ci vorrà” è stato certamente piacevole; ora non mi resta che sperare vivamente che il pubblico italiano possa essere pronto ad un prodotto del genere FINALMENTE un po’ fuori dal coro.
http://www.youtube.com/watch?v=lYSU2EXR9GA
