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Esclusiva: MIE intervista KALIGOLA, prossimo protagonista di Sanremo 2015

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Kaligola, all’anagrafe Gabriele Rosciglione, è un giovanissimo rapper romano che deve il suo nome d’arte al successo sul web del brano“Ego sum Kaligola”(2012) che ha scritto all’età di appena 14 anni. La sua formazione musicale si basa sullo studio del pianoforte e sull’ascolto di musica classica, ma anche jazz, funk, soul e hip hop. Nei suoi lavori sono inoltre riconoscibili la passione per la scrittura e per il cinema, tanto che il rapper romano è l’autore di tutti i suoi testi e finora ha prodotto, diretto e montato tutti i videoclip delle sue canzoni.

Kaligola è il più giovane partecipante al Festival di Sanremo 2015 nella sezione giovani e noi di MIE abbiamo deciso di intervistarlo prima dell’approdo all’Ariston.

Ciao Gabriele, grazie per aver accettato la nostra intervista. Sei emozionato? Preparati a fare tante e tante interviste eh =)

Grazie a voi, sì sono emozionato e frastornato!

Iniziamo dal giorno dell’annuncio degli 8 giovani di Sanremo, come hai reagito quando hai saputo di essere tra quegli 8 nomi? Raccontami un po’ com’è andata.

Mi ha chiamato Carlo Conti per annunciarmi che ero stato scelto. Era stato detto a tutti di restare collegati su Skype. L’attesa è stata un po’ pesante, anche perché non era detto che avrebbe chiamato! Quando è arrivata la chiamata, lì per lì non sapevo che dire, dopo aver chiuso ho cominciato a saltare per la gioia.

Il tuo brano “Oltre il giardino” è molto denso di significato e narra la vicenda di un “dimenticato dalla società”, a me proprio per questo ha fatto ritornare alla mente “Ti regalerò una rosa” di Simone Cristicchi (brano con cui lui ha anche vinto Sanremo). Mi dici com’è nato questo testo?

Il brano di Cristicchi mi piace molto e chissà, magari indirettamente mi ha influenzato. L’uomo di cui parlo io però non è esattamente un “dimenticato”, ma uno che vuole dimenticare, che sceglie di togliersi di dosso ogni peso, ogni responsabilità e di vagare tutto il giorno per i giardini comunali. La ragione la spiego alla fine della canzone.

A Sanremo avrai tanti riflettori puntati su di te, curiosi, sostenitori e addetti ai lavori dovranno giudicare la tua esibizione. Come ti avvicini a questa gara? Sei un po’ ansioso (e vista la giovane età l’ansia ci starebbe tutta) o pensi di andare lì tranquillo, “o la va o la spacca”?

Mi sento carico ma non mi piace vivere le cose con ansia.

Nella presentazione ho messo in evidenza la tua passione per l’arte a 360°, in particolare mi sono focalizzato alla tua passione per il cinema e per la letteratura. Quali sono gli autori con cui ti piace particolarmente approcciarti e perché (ti hanno trasmesso qualcosa che ti è stato utile nella vita ecc.)?

Per quanto riguarda il cinema, ultimamente mi sto appassionando al cinema di Hitchcock: ha delle tecniche registiche che sono ancora moderne a mio parere. Per quanto riguarda la letteratura, mi piace molto Kafka, ritengo che “La metamorfosi” sia un capolavoro.

Tornando alla musica invece, quali sono gli artisti che più ammiri e con cui magari ti piacerebbe duettare?

Io ascolto molto hip hop americano anni Novanta, anche l’electro funk mi piace. Mi piacerebbe duettare con Caparezza.

Concludiamo così, progetti futuri: hai album, concerti, eventi ecc. in programma?

Uscirà il mio primo album in occasione del Festival di Sanremo, con undici brani, compreso quello che canterò all’Ariston.

Ciao Gabriele, in bocca al lupo per Sanremo e per il tuo futuro e a risentirci presto!

Grazie mille a voi! A presto!

di  Alessio Boccali

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