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Enrico Galetta: dalla Puglia agli USA

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Bassista, compositore e didatta, vive attualmente tra Atlanta e Bologna. All’età di quattordici anni inizia lo studio del basso.
Dopo un iniziale interesse per il rock, il suo amore verso il jazz e le sue contaminazioni, diventeranno la sua principale fonte di studio e ispirazione, arricchita dalle numerose esperienze lavorative in altri settori musicali; caratteristica che connoterà la sua ricerca musicale e che caratterizzerà anche il suo album d’esordio “48 Hour Odyssey”.
La sua formazione musicale è varia; si è diplomato con il massimo dei voti all’Atlanta Institute of Music, ha studiato con Adam Nitti, Jimmy Haslip, Massimo Moriconi oltre ad aver frequentato anche la scuola estiva del Berklee College of Music e numerose clinics con artisti di fama come Victor Wooten, Jimmy Herring, Bob Mintzer, Russell Ferrante.
La sua attività lavorativa inzia come sideman nella pop-music italiana, lavora con diversi artisti tra cui la cantante Irene Fargo con la quale è impegnato in tour per un paio di anni.
Successivamente collabora con il chitarrista Salvatore Russo, suonando in diversi club italiani e partecipando a diversi eventi come il Disma e il Sound Expo e aprendo un importante concerto rock-fusion per Tony MacAlpine e Virgil Donati a Roma.
Ma è il 2004 a rappresentare una tappa fondamentale per Enrico, si trasferisce negli Stati Uniti e
inzia a lavorare con diversi musicisti della scena artistica di Atlanta tra cui Bill Hart, Randy
Hoexter e Tom Knight, suonando anche in notevoli eventi jazz come il Jacksonville Jazz
Festival.
L’esperienza maturata ad Atlanta gli permette di ampliare i suoi orizzonti musicali anche a
Nashville dove inizia a collaborare con Adam Nitti e a suonare inoltre con Rod McGaha,
Marcus Finnie, Michael Whittaker, Joe Gransden, Jez Grahm, Jane Drake e Jonathan Jackson.
Il background musicale e di vita acquisito durante questi anni lo inspireranno profondamente
spingendolo a scrivere le sue prime composizioni.
E’ a Nashville infatti, prodotto dallo stesso Adam Nitti, che registra il suo disco d’esordio “48
Hour Odyssey”, album ricco di sonorità jazz, funk e fusion dove il basso di Enrico spazia da
ruoli solistici e di duetti con altri strumenti a groove energici caratteristici del suo background
bassistico.

Anche in Europa il suo ruolo di sideman è attivo, lavorando insieme a Kenny Serane, Atma
Anur, Vincent Fabré, Jean Fontanille.
Attualmente, lavora al suo nuovo album e libro per basso, affiancando la promozione della sua
band a ruoli di sideman e didatta in seminari bassistici e in diversi eventi musicali internazionali
quali Musikmesse di Francoforte, Todobajos Bass Day di Madrid.
E’ endorser ufficiale per Sadowsky Guitars, Laurus Basses, Aguilar e DR Strings.
Discografia solista:
2008 – Enrico Galetta – “48 Hour Odyssey” – Renaissance Man Records
Discografia come sideman:
2012 – Kenny Serane – “Rainbowmaker”
2011 – Various Artist – “Guitar Addiction” – GuitarEuroMedia
2011 – Various Artist – “Mahavishnu Re-Defined II” – ESC Records
2009 – Bill Hart – “This Is Why” – Blue Canoe Records
2008 – Bill Hart – “Subject to Change” – BHM Records
2004 – Salvatore Russo – “Contact” – Village Records
Citazioni
“48 Hour Odyssey”: Una raccolta di composizioni di jazz moderno contaminati da diversi stili
musicali.
Album ricco di sonorità jazz, funk e fusion dove il basso
di Enrico spazia da ruoli solistici e di duetti con altri strumenti a
groove energici
caratteristici del suo background bassistico.
“… il modo di suonare il basso di Enrico Galetta dimostra capacità
tecniche impeccabili, senso della dinamica e maturità musicale. La
sua versatilità ed energia lo rende adatto per ogni scenario musicale.
Sono certo che sentiremo parlare molto di lui in futuro…” – Adam Nitti
“…lo stile di Enrico Galetta, un mix riuscito fra il funk tecnico di Victor Wooten e il tocco
elegante e lirico di John Patitucci…” – Outune Magazine
“…applaudo Enrico per il suo lavoro di gusto sul
fretless, grooves davvero interessanti, suono e
per le sue composizioni. Il suo CD è un gran
lavoro ottimamente riuscito…” – Damian Erskine
– Bass Musician Magazine
“…un disco, quindi, assolutamente consigliato
agli amanti del basso elettrico (e della batteria) e
anche a chi vuole avvicinarsi ad un jazz
contemporaneo dalla grande vocazione
melodica….” – Massimiliano Cerreto – JazzItalia
“…pieno di energia e 100% della vecchia
scuola…” – Lothar Trampert – Gitarre & Bass Magazine
“…un album meritevole di attenzione, e non solo da parte degli adetti ai lavori, per molte
ragioni: l’attenzione alle melodie e all’alchimia delle sonorità e anhe la notevole qualità delle
riprese sonore e del missaggio…” – Chitarre Magazine
“…48 Hour Odyssey è entrato nel mio lettore CD nella metà di luglio ed è rimasto lì fisso per
due settimane, e continuo ad ascoltarlo…” – Brian Sharples – Bass World Radio
“….ed è proprio dal punto di vista ritmico che questo disco è consigliato ai batteristi che hanno
sempre volgia di imparare…” – Percussioni Magazine

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